Reggiana vs Bari, quarta sconfitta per i biancorossi

Il Bari ricomincia il suo cammino, dopo la sosta, nel peggior modo possibile. Quarta sconfitta in otto gare: Venezia, Modena, Palermo e, oggi, Reggio Emilia. Certo, l’inizio della gara è stato incoraggiante, con un Bari propositivo nei primi venti minuti di gioco e una gestione, tutto sommato, ordinata della partita. Ma i biancorossi si confermano fragili nella gestione del vantaggio nell’arco dei novanta minuti, e sarebbe dunque riduttivo attribuire tutto a una questione di condizione atletica. La vittoria di due settimane fa contro il Padova sembra ormai lontanissima.
Primo tempo - Partipilo, nei primi venti minuti, si rende pericoloso in due occasioni: al 9', con una finta elude il diretto avversario ma il suo tiro dal limite termina alto; al 17', riceve al vertice sinistro dell’area da Moncini, ma non inquadra lo specchio della porta. Ancora Partipilo, al 37', dopo un contrasto tra Castrovilli e un difensore della Reggiana, si ritrova a tu per tu con Motta, a pochissimi metri dall’area piccola, ma spreca una grande occasione sparando il pallone fuori di circa tre metri. Pochi minuti più tardi il Bari trova finalmente il vantaggio: ancora sull’asse Dickmann-Moncini, l’esterno serve un cross delizioso per l’attaccante che batte l’estremo difensore della Reggiana con una splendida girata precisa. È il quarto gol in campionato per Moncini, il primo lontano dal San Nicola. Il vantaggio biancorosso, però, è solo un’illusione: allo scadere della prima frazione, Marras inventa un passaggio che taglia in due tutta la difesa di Caserta, trovando Tavsan. Il calciatore granata batte Cerofolini e ristabilisce la parità. In occasione del gol, Meroni concede troppo spazio a Tavsan e avrebbe sicuramente potuto fare di più.
Secondo tempo - La Reggiana aumenta il ritmo e ci prova subito al 49' con Girma, che incrocia troppo. Al 52' risponde il Bari con Darboe, il cui tiro da ottima posizione, al limite dell’area, viene murato dal diretto avversario. Pochi minuti dopo, l’episodio che cambia tutto: rosso diretto per Nikolaou, autore di un intervento duro ai danni di un avversario. Bari in dieci per oltre mezz’ora. Caserta corre subito ai ripari sostituendo Partipilo e Antonucci con Burgio e Dorval. Dopo circa dieci minuti di inferiorità numerica, la Reggiana completa la rimonta, proprio come accaduto nel turno precedente contro il Cesena. Bozzolan raccoglie un pallone in area e trafigge Cerofolini da posizione ravvicinata: è il suo primo gol tra i professionisti. I padroni di casa mettono alle corde il Bari e sfiorano il tris in due occasioni, ma Cerofolini è bravo a tenere in vita i suoi, respingendo per due volte i tentativi dell’ex Novakovich. All’80', però, l’ex portiere del Frosinone non può nulla: il gol di Lambourde è bellissimo. Il francese parte palla al piede dalla propria metà campo, supera Meroni, si accentra e con un tiro radente chiude il match. Dopo il 3-1, la partita si spegne e il Bari si arrende definitivamente alla Reggiana.
L'analisi - Il primo tempo è stato un’illusione. Il Bari aveva dato segnali positivi con diverse occasioni da gol e sembrava in controllo. Poi, l’invenzione di Marras e il gol di Tavsan hanno rimesso tutto in discussione. Nella ripresa, il rosso a Nikolaou ha complicato ulteriormente le cose e da lì è iniziato il crollo. Le partite durano novanta minuti, e questo Bari non riesce a gestirle fino in fondo. Poca lucidità, errori gratuiti e, ancora una volta, punti persi. Serve una scossa. Siamo all'ottava giornata e i problemi sono soprattutto di "gestione delle gare".